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Come superare la fine di una relazione in età adulta

Come superare la fine di una relazione in età adulta, quando tutti i tuoi sogni e i tuoi progetti sono ridotti in frantumi e quando viene percepita come un fallimento personale?

È davvero possibile trasformare una fine in un percorso di rinascita e crescita personale?

La fine di una relazione

In un’interessante studio del professor Edward Smith della Columbia University (Kross et al., 2011) viene evidenziato come il dolore per la fine di una relazione stimoli le stesse aree cerebrali deputate alla percezione del dolore fisico.

Viene quindi da sé che tale evento può generare un’intensa sofferenza psico-fisica.

Non si sa la ragione di una tale associazione, ma si è ipotizzato che sia da ricondursi al naturale e istintivo bisogno di socializzazione dell’essere umano.

Il risultato è che la fine di una relazione, sia voluta che subita, porta spesso con sé un vissuto di dolore e rabbia, capace di intrappolarci in labirinti senza uscita.

Di fronte ad un dolore così grande è difficile riuscire e vedere cosa poter fare per trasformare una fine in opportunità.

Anzi, il nostro stesso futuro diventa un’idea vaga e lontana, e il solo pensare di riuscire a superare questo momento sembra un’offesa al dolore profondo che si sta provando.

Pensare di ricostruirsi una vita diventa, quindi, semplicemente impensabile.

Cosa cambia con l’età adulta

Con l’età adulta la reazione a queste esperienze si complica ulteriormente.

Da un lato perché la rabbia e il dolore sfociano spesso in un vissuto molto intenso di fallimento personale. Dall’altro perché la paura per il futuro e per la possibilità di costruirsi una famiglia sono più forti ed emotivamente più coinvolgenti.

Vivere la rottura come un fallimento personale ci da la sensazione di aver sprecato il proprio tempo, di aver sbagliato a valutare qualcosa e ci porta alla convinzione definitiva che ricostruirsi una vita sia impossibile.

Queste recriminazioni possono diventare delle vere e proprie accuse verso noi stessi e possono minare in maniera profonda la nostra autostima.

Da qui il forte senso di solitudine che ci fa vivere la mancanza del partner con un senso di profondo abbandono.

Anche le paure per il futuro giocano un ruolo fondamentale.

Con l’età adulta, infatti, il cosiddetto “orologio biologico” e le aspettative riguardo la nostra vita relazionale influenzano in maniera diretta la percezione delle nostre esperienze.

Una rottura può farci sprofondare nell’idea di dover ricominciare da capo e di non aver più tempo per ricostruirsi una vita!

Com’è possibile allora non rimanere travolti dalla fine della nostra relazione?

Come ricostruirsi una vita, anche in età adulta

Ricostruirsi una vita dopo una rottura, specie se in età adulta, sembra davvero difficile.

I sentimenti che proviamo e che generano confusione sono forti e connaturati ad un esperienza dal forte impatto emotivo

E allora cosa possiamo fare?

Il primo passo da compiere e ristrutturare la percezione di ciò che stiamo vivendo.

Invece di chiuderci nel labirinto del fallimento personale, dobbiamo muoverci sul piano della crescita personale.

Non siamo persone che hanno perso tempo e che devono ricominciare da zero.

Sei una persona che ha una storia ed un vissuto e devi “ri-scoprire” la tua vita oggi e rimodellarla sulla base di ciò che sei ora.

Cosa ti dice questa esperienza di te? Che cosa hai imparato dopo questo ostacolo? Di Quale insegnamento positivo o negativo puoi fare tesoro?

Tre azioni pratiche da poter implementare nella tua nuova vita da single.

  • Dai sfogo alle emozioni

Reprimere le emozioni non è mai una buona strategia. È molto più efficace trovare il tuo modo per far uscire ciò che hai dentro.

Puoi scrivere, senza rileggerle, le emozioni che stai provando, per distanziarti dai pensieri e arrivare alla consapevolezza che essi sono, appunto, pensieri.

Oppure piangi, lasciando che il corpo faccia uscire anche fisicamente il dolore che stai provando.

Semplicemente, puoi ritagliarti un’ora al giorno nel quale ripensare al dolore che provi. Alla fine di quell’ora, ti lavi la faccia con acqua fresca, ti asciughi il viso e torni alle tue attività.

Non importa la strategia che utilizzi, ciò che conta è far fluire l’emozione negativa che hai dentro.

 

  • Ridi in compagnia

Ridere genera una droga naturale, l’endorfina, mentre intrattenere rapporti sociali riduce lo stress dato dal carico emotivo della rottura.

Dopo gli “enta” o dopo una lunga storia, la rete sociale si riduce e spesso la pigrizia porta ad avere meno voglia di uscire.

Superare questo senso di isolamento e conoscere nuove persone ti aiuterà a ritrovare una tua dimensione e a sviluppare entusiasmo nella possibilità di sperimentarti in nuove relazioni.

Ricorda che non devi fare “tutto e subito”. Mettiti in gioco con dei piccoli passi.

Prima in situazioni più confortevoli e poi aumentando gradualmente la tua esposizione.

In questo modo riuscirai a gestire meglio lo stress e le emozioni che proverai.

 

  • Prenditi cura di te.

È prevedibile che tutto questo dolore, il tentativo di affrontarlo e le azioni di crescita personale generino in te forte ansia e stress. Per questo non devi dimenticarti di sviluppare un atteggiamento non giudicante nei tuoi confronti e accettare l’idea di chiedere aiuto, se ne senti il bisogno.

Le persone che amiamo possono darti un aiuto fondamentale, in questo senso, così some il sostegno di uno specialista può indirizzarti verso la strada giusta.

L’obiettivo finale sarà quello di ricostruire ciò che sei e riprendere in mano la tua vita.

Conclusioni

Ricostruirsi una vita dopo una rottura non è mai facile. Quando questo avviene in età adulta, il coinvolgimento emotivo, le energie spese ed i progetti futuri mettono un ulteriore pressione e rendono tutto il processo più complesso.

Se ti trovi in questa situazione, chiedi aiuto a One Session!

One Session è il nostro servizio di ascolto psicologico attivo il martedì dalle 18.00 alle 20.00,

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Bibliografia

Dunbar, R.I.M. et al. (2012). Social laughter is correlated with an elevated pain threshold. Proceedings of The Royal Society B: Biological Sciences, 279(1731), 1161-7.

Frattaroli, J. (2006). Experimental Disclosure and Its Moderators: A Meta-Analysis. In Psychological Bulletin, Vol. 132, n° 6, pp. 823–865.

Pennebaker, J.W. (2004). Scrivi cosa dice il cuore. Milano: Erickson

Stathopoulou, G. et al (2006). Exercise Interventions for Mental Health: A Quantitative and Qualitative Review. In Clinical Psychology: Science and Pratice, Volume 13, Issue 2, 179–193.

 

Sitografia https://www.lostudiodellopsicologo.it/psicologia/uscire-storia-finita-male/ https://www.lostudiodellopsicologo.it/psicologia/superare-fine-storia/ https://www.starbene.it/benessere/psicologia/quando-finisce-amore-come-stare-meglio/ https://www.crescita-personale.it/articoli/relazioni/amore/fallimento-in-amore-superare-la-fine-di-una-relazione.html https://www.ipsico.it/news/fine-di-un-amore-termine-di-una-relazione/

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