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Come far funzionare una dieta

Ok, lo ammetto. Ho scelto questo titolo perché sto cercando la risposta a questa domanda da tutta una vita. E non si tratta di disturbi alimentari patologici che tanto ci spaventano, ma di quella capacità costante di prendersi cura di noi stessi, alla ricerca di un equilibrio tra immagine sociale e immagine interiore che ci soddisfi.

Viviamo in un contesto sociale esigente. Uomini e donne sono chiamati a conformarsi alle attese collettive alimentate da riviste di moda, fashion blog, modelli e modelle perfetti come statue. Non greche però…perché quelle spesso avevano la pancetta.

D’altro canto, nell’epoca dell’abbondanza (di cibo) e della scarsità (di tempo) è fin troppo facile ripiegare su alimenti rapidi, subito pronti, carichi di zuccheri non necessari.

Alla velocità si aggiunge la convivialità. Gli italiani spesso, se non sempre, si ritrovano festosamente attorno ad una tavola fin troppo ricca.

Così la trappola è completa ed è un attimo vedere il girovita crescere e i pantaloni andare stretti.

Come far funzionare una dieta?

C’è chi parte in quarta. “Da lunedì dieta, e poi corsa 5 volte a settimana, esercizi al risveglio e sfida plank!”. Peccato che dopo una o due settimane, alla prima pioggia, al primo problema lavorativo o familiare, ci ritroviamo senza energie e i buoni propositi periscono miseramente.

C’è chi sceglie il fai da te, ci sono fantastiche App che aiutano a tenere traccia di cosa si mangia e fanno il conto delle calorie ingerite.

Anche qui il problema è portare avanti l’inserimento costante. Succede che siamo costretti ad andare ad una cena di lavoro, poi c’è il week end… ci diciamo “lasciamo stare il fine settimana, ricomincio la prossima…”

Mia nonna diceva sempre che “la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Nel mio caso, su questo tema, spesso è andata così.

Qual è la dieta giusta?

Se si digita su internet la parola dieta si trova ogni tipologia di proposta: paleo, zona, chetogenica, dissociata, mediterranea. Difficile capire qual è quella giusta e in effetti una risposta univoca non c’è.

Confesso: le ho provate quasi tutte e ho visitato valenti professionisti, biologi nutrizionisti e coach alimentari. In alcuni casi ho avuto qualche risultato, ma il punto non è questo.

Perché la parola dieta ha un significato preciso che non è privazione. Bensì significa “modo di vivere” e riguarda l’alimentazione l’esercizio fisico, il riposo. Si tratta quindi di un approccio che solo in parte coincide con l’alimentazione e che al contrario riguarda la persona nel suo complesso.

Ed eccoci dunque a come far funzionare una dieta intesa come modo di vivere.

Scomponiamo la parola DIETA

  • D come Determinazione – il desiderio di stare bene deve essere forgiato nella fucina della volontà, reso acciaio nella tensione verso l’obiettivo che ci siamo prefissati. Determinazione ed Esercizio vanno a braccetto e si alimentano vicendevolmente
  • I come Immaginazione – l’immaginazione serve per definire il nostro obiettivo. Una cosa che ho imparato bene è che un obiettivo ha mille sfaccettature e bisogna considerarle tutte. Qual è il significato di star bene? Cosa comprende? Tra le cose identificate quali sono quelle prioritarie? Come mi sentirò una volta raggiunto questo obiettivo?
  • E come Esercizio – la pratica è maestra. Ci insegna che tutto può essere appreso e che i grandi cambiamenti sono composti da piccole, talvolta piccolissime, azioni, reiterate e ripetute nel tempo. Coltiviamo quindi la pratica sfidandoci in piccole cose come bere il caffè senza zucchero, fare il saluto al sole, dedicarci 10 minuti per una camminata ad alta intensità.
  • T come Talento – siamo sicuri di conoscere i nostri punti di forza? Ci riconosciamo quali abilità, capacità e risorse abbiamo? Quali tra i nostri tanti talenti possiamo mettere al servizio dello star bene? Ad esempio siamo molto ben organizzati nel lavoro eppure non applichiamo questa abilità nel momento in cui facciamo la spesa.
  • A come Accettazione – quanto siamo tolleranti verso noi stessi? Non sempre riconosciamo i nostri sforzi e finiamo per essere i peggiori giudici di noi stessi. Un modo di vivere sano passa soprattutto attraverso l’amore verso noi stessi, accogliendoci in tutte le sfaccettature. Magari siamo stati bravi tutta la settimana e poi una sera ci sale un incredibile voglia di dolce e non c’è niente da fare, affondiamo il cucchiaino nella nutella di nostro figlio… piuttosto che biasimarci per questo chiediamoci come possiamo coccolarci in modo diverso, di cosa esattamente sentiamo la mancanza. Magari non si tratta di dolce.

In definitiva dovrei sostituire il titolo di questo articolo da “come far funzionare una dieta” a “come riequilibrare il mio modo di vivere”. Perché non si tratta di cibo, ma di volerci bene. E talvolta essere affiancati da uno psicologo aiuta ad accelerare questo processo.

Se senti il bisogno di un aiuto in più, ogni martedì dalle 18.00 alle 20.00, i terapeuti del nostro team One Session si rendono disponibili per degli incontri online gratuiti utilizzando la Terapia a Seduta Singola. Contattaci per maggiori inviando una email a info@onesession.it oppure visita la nostra pagina Fb OneSession.it.

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