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Il ghosting e i suoi effetti: conoscerlo per affrontarlo

Il Ghosting è la volontà di sparire improvvisamente dalla vita di una persona senza alcun tipo di spiegazione, rompendo ogni comunicazione, divenendo appunto un fantasma. Ghost, in inglese.

È un fenomeno relazionale presente da sempre, ma in forme meno frequenti ed evidenti rispetto ad oggi. Quando il Cellulare non esisteva, la persona con cui si usciva non si faceva più viva, non chiamava e non rispondeva al telefono, non apriva la porta di casa. Senza alcuna spiegazione.

Accadeva anche tra amici. Il ghosting infatti può riguardare ogni tipo di relazione: lavorativa, amicale e sentimentale, anche se solitamente è più frequente in quest’ultima. E contrariamente a quanto si pensi, non ha genere sessuale, seppur gli uomini siano i maggiori fruitori di Ghosting.

Oggi iperconnessione e speed date, soprattutto virtuali, hanno generato una maggiore incapacità di sostenere la vicinanza emotiva in molte persone, cosicché il Ghosting è diventato di tendenza. Si evitano sentimenti forti sia in senso positivo che negativo. Si scappa da paura e rabbia o da “troppa felicità”. Non si vogliono affrontare problemi o impegni di sorta.

Quanto è diffuso il ghosting?

Un’intervista del Plenty of Fish su 800 Millenials tra i 18 e 33 anni, svolta nel 2016, ha evidenziato che il Ghosting miete molte vittime in questa fascia di età. L’80% degli intervistati ha risposto di essere stato Ghostato e il 73% vuole una storia seria senza perder tempo. Potremmo dire che alcuni Ghoster sono solo persone che in modo rapido, senza impegno e spiegazioni, perché “si dovrebbe capire”, passano a un altro appuntamento.

Altri sondaggi con soggetti più giovani hanno ottenuto simili risultati. Ghostizzarsi è più facile, con amici e partner, abituati a eliminare con un click un contatto. Il ghost incallito è desensibilizzato verso gli altri.

Eppure basterebbe avere una comunicazione assertiva, onesta e rispettare l’altro come persona.

Perché si finisce per fare ghosting?

Diversi sono i motivi per cui si sceglie di sparire senza motivarsi, in ogni caso alla base c’è un profondo desiderio di evitamento e distanziamento, per:

  • – l’incapacità di gestire le emozioni proprie e dell’altro, nell’affrontare una rottura o una discussione
  • – non essere in grado di comunicare assertivamente una spiegazione di perdita di interesse
  • – alimentare il puro egoismo e assenza di empatia, in cui l’altro è solo qualcosa che mi serve oppure no
  • – evitare lo stress e l’impegno di dare e trovare una spiegazione
  • – deresponsabilizzazione e insicurezza
  • – derealizzazione, perché si ritiene non reale la relazione vissuta, se nata sul web
  • – non vivere più una storia violenta. Questo è l’unico caso in cui chi scappa, può permettersi di farlo senza dover dare spiegazioni.

Alcuni Ghost ritornano, improvvisamente. Sono amanti delle sorprese, potremmo dire che da Ghost diventano Zombie. Lo Zombieng è un ghosting rivisitato, prevede il rientro anch’esso improvviso, dopo un periodo di abbandono totale per poi risparire. Il risultato in chi subisce questa altalena di apparizioni e sparizioni inaspettate, sono una reiterazione di traumi destabilizzanti. Non si sa mai cosa accadrà domani.

Quali conseguenze lascia tutto ciò?

Il Ghosting, così come lo Zombieng, è una tipologia di subdola violenza che lascia la vittima in balìa di sé stessa, rifiutata e abbandonata. Emergono

  • esperienze emotive passate,
  • colpevolizzazioni,
  • ricerca spesso ossessiva, ma fallimentare, di verità e chiarimenti di un ipotetico errore e problema per la maggior parte delle volte sconosciuti, con la speranza di riprendersi.

Ma non trova soluzioni né risposte. E allora la persona si comincia a sentire

  • sbagliata e profondamente sola,
  • ingannata e rifiutata,
  • non meritevole di stima, fiducia e rispetto,
  • impotente,
  • incapace di capire gli altri,
  • impossibilitata a potersi fidare di nuovo… di altre persone,
  • invisibile, che non esiste e non ha valore.

La persona infatti viene “spettrata”. Se non è umano è più facile non provare sentimenti e non parlarne nemmeno con un sms, come accade spesso tra chi è uscito massimo un paio di volte. Un po’ come quando ci si lasciava per lettera.

Non è piacevole e non possiamo dire sia il modo migliore, ma di certo può esserlo rispetto al dileguarsi. C’è anche da dire che meno tempo si è stati assieme (che siano un paio di uscite o un brevissimo tempo online), minore è la sofferenza di un sms di chiusura o di ghosting.

In ogni caso la rottura di un rapporto, soprattutto se lo si subisce, porta con sé disagio, e più è duraturo più provoca sofferenza e stress. Spesso la fine è anche traumatica, con liti e rivendicazioni. E si vive una perdita importante, a cui dover dare un significato personale e relazionale.

Ma con il ghosting, la perdita equivale a un vero e proprio lutto improvviso, senza possibilità di saluto finale. L’iniziale smarrimento incredulo e la frustrazione di non senso, di impotenza, le emozioni di tristezza, rabbia, senso di colpa innescate e i relativi effetti già citati, è possibile che nella persona ghostata si trasformino in vere e proprie sintomatologie da Trauma e Post- Trauma di tipo psico-fisiologico. Per citarne alcune:

  • Malessere generale
  • Emicranie ed insonnia
  • Inappetenza e irrequietezza
  • Minor produzione di endorfine e conseguente maggior dolore
  • Ansia
  • Depressione

Cosa fare per uscire dal corto circuito del Ghosting?

“Il tempo farà” dicevano i nostri nonni. Ma sappiamo che se il tempo non è usato al meglio non si avrà il risultato sperato. Continuare ad arrovellarsi con autocritica per cercare un senso, ma “un senso non ce l’ha”, diceva Vasco, fa rimanere nell’incertezza, alimentare gli effetti psicoemotivi e fisici, e dà potere al fantasma sulla propria persona.

Cosa puoi fare allora?

  1. Fai attività che aumentino pensieri piacevoli, che ti ricordino il tuo valore come persona. Chi sei, le qualità che hai, le passioni… Utilizza il tuo tempo alla riscoperta di te.
  2. Svolgi attività fisica per svuotare la mente, gestire i pensieri, distrarti e scaricare lo stress.
  3. Ricerca attività di rilassamento fisico e mentale, che ti permettano di essere a contatto con la natura e con te.
  4. Decidi di prenderti cura di te, senza pensare a ciò che hai perso ma a quanto hai guadagnato.
  5. Quando scegli di iniziare una relazione affettiva online, frequenta l’altro in presenza per permetterti di conoscerlo realmente.
  6. Incontra amici e persone reali che ti conoscano bene, per sperimentare ancora che una realtà vera esiste, che c’è chi ti ama e si arricchisce della tua presenza. La reciprocità e il rispetto sono alla base di ogni relazione.

A volte la complessità con cui epiloga un ghosting, richiede un supporto professionale. Se sei vittima di ghosting, zombieng, orbiting o deep fake non temere di chiedere aiuto.

Ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00 gli psicologi del team “One session” sono a tua disposizione per una sessione gratuita di consulenza psicologica a seduta singola di 30 minuti.

Per maggiori informazioni, puoi inviare una email a info@onesession.it o visitare le nostre pagine Facebook e Instagram

 

Riferimenti Bibliografici

Freedman, G., et al. (2018). Ghosting and destiny: Implicit theories of relationships predict beliefs about ghosting. Journal Of Social And Personal Relationships, 36(3), 905-924.

Manning, J., et al. (2021). Justifications for “Ghosting Out” of Developing or Ongoing Romantic Relationships: Anxieties Regarding Digitally-Mediated Romantic Interaction. In A. Hetsroni & M. Tuncez, It Happened on Tinder: Reflections and Studies on Internet-Infused Dating. Institute of Network Cultures. Retrieved 18 January 2021, from.

Moore, P. (2014, October 28). Poll Results: Ghosting. Retrieved from https://today.yougov.com/topics/lifestyle/articles-reports/2014/10/28/poll-results-ghosting

Morris, C. E., et al. (2011). Frequency, intensity and expression of post-relationship grief. EvoS Journal: The Journal of the Evolutionary Studies Consortium, 3, 1–11.

Sprecher, S., et al. (2010). Choosing Compassionate Strategies to End a Relationship. Social Psychology, 41(2), 66-75.

 

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